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Hamas vuole ancora garanzie Usa. Blinken: 'Non può avere tutto'

Segretario Stato americano: 'Il divario fra le parti è incolmabile'

Redazione Ansa

ROMA - Hamas vuole garanzie scritte da parte degli Stati Uniti per un cessate il fuoco permanente e il ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza per firmare una tregua israeliana appoggiata dagli Stati Uniti e una proposta di accordo sugli ostaggi. Lo hanno reso noto due fonti della sicurezza egiziane ben informate sul dossier. I mediatori del Qatar e dell'Egitto hanno affermato che Hamas ha risposto ieri al piano di cessate il fuoco graduale per porre fine alla guerra di otto mesi tra Israele e il gruppo terroristico, senza fornire dettagli.

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha risposto che "alcune, ma non tutte le richieste di Hamas sono realizzabili" . In una conferenza stampa a Doha, nell'ambito della mediazione Usa per raggiungere il cessate il fuoco, Blinken ha aggiunto che gli Stati Uniti lavoreranno per "chiudere l'accordo" per il cessate il fuoco a Gaza e che presenteranno proposte "concrete" per il dopoguerra entro poche settimane. "C'era sul tavolo un accordo praticamente identico a quello proposto da Hamas il 6 maggio (...) Hamas avrebbe potuto rispondere con una sola parola: Sì", ha detto Blinken. "Invece, Hamas ha aspettato quasi due settimane e poi ha proposto ulteriori cambiamenti, molti dei quali vanno oltre le posizioni che aveva precedentemente preso e accettato". Secondo il segretario Usa il divario tra le due parti è colmabile. "Israele ha accettato la proposta, Hamas no (...) se Hamas continua a dire no allora sarà chiaro che hanno fatto la scelta di continuare la guerra che hanno iniziato", ha detto Blinken insistendo in ogni caso sul fatto che l'accordo era ancora sul tavolo e che gli Stati Uniti lavoreranno per concluderlo.

"Dovremo vedere nei prossimi giorni, ma più si va avanti, più le persone soffrono". Leggi l'articolo completo su ANSA.it