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Si cercano in mare 60 migranti ancora dispersi al largo della Calabria, 3 corpi recuperati

A Lampedusa recuperati i corpi di 10 migranti da una botola

La barca a vela, che aveva a bordo circa 60 migranti dispersi, semiaffondata al largo della Calabria

Redazione Ansa

ROCCELLA IONICA / LAMPEDUSA - Proseguono le ricerche dei migranti - fra i 60 e i 66, tra i quali 26 bambini secondo il racconto dei sopravvissuti - caduti in mare ieri a 120 miglia dalla costa della Calabria dopo che la barca a vela sulla quale viaggiavano è affondata, pare dopo un'esplosione a bordo. Al momento sono solo stati ripescati dall'acqua 3 corpi dalla Guardia costiera, mentre ciontinuano le ricerche di superstiti o cadaveri. Le motovedette della Guardia costiera di Roccella Ionica hanno operato sino a stamani e sono da poco rientrate in porto per fare rifornimento di carburante.

Le ricerche proseguono con mezzi aerei e navali e si stanno estendendo rispetto al luogo dove ancora è visibile la barca semiaffondata. Le correnti ed i venti che spirano sulla zona, infatti, potrebbero avere trascinato per miglia eventuali superstiti o i corpi delle vittime.

Sono stazionarie, intanto, le condizioni degli undici superstiti recuperati da una nave francese - una dodicesima persona, una donna, è morta durante il tragitto - e poi condotti nel porto di Roccella dalle motovedette della Guardia costiera. Attualmente nove di loro sono ricoverati negli ospedali di Polistena, Locri e Soverato (Catanzaro) per ferite di varia natura e ustioni dovute, probabilmente, all'esplosione a bordo. 
Nessuno di loro sarebbe comunque in pericolo di vita. Tra loro anche una bambina di 10 anni. I due migranti rimasti illesi sono ospitati nella tensostruttura allestita nel porto per la prima accoglienza.

Intanto a Lampedusa, 10 cadaveri sono stati estratti da una botola nella stiva dell'imbarcazione di 8 metri, partita dalla Libia, sulla quale viaggiavano e che era stata soccorsa dalla nave della Ong Nadir giunta intorno a mezzanotte sull'isola siciliana. Sono tutti uomini, dai 18 ai 30 anni, dai tratti somatici riconducibili al Bangladesh o Pakistan. Al molo del porto, dove è avvenuta l'operazione, anche il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino, che ha continuato a ripetere: "È uno strazio, è uno strazio!".

Al molo Favarolo è intanto arrivata la motovedetta V824 della guardia di finanza con a bordo altri 55 migranti, fra cui 10 donne e 14 minori. Fra i piccoli anche un neonato di un mese. Il gruppo è composto da gambiani, guineani, nigeriani, ghanesi e senegalesi ed ha riferito d'essere partito da Sfax in Tunisia. Si tratta del sesto sbarco della giornata. 

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