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Netanyahu nel mirino sulla tregua proposta da Biden

Criticato dal movimento islamico e i parenti degli ostaggi

Redazione Ansa

ROMA - Dopo che Benjamin Netanyahu ha detto all'emittente Channel 14 che accetterà di sospendere temporaneamente i combattimenti nella Striscia di Gaza per il rilascio di alcuni ostaggi ma che non porrà fine alla guerra finché Hamas non sarà distrutto, l'Ufficio del primo ministro israeliano ha affermato che è il movimento islamista a rifiutare l'accordo di tregua e non Israele.
Il premier "Netanyahu ha chiarito che non lasceremo" l'enclave palestinese "finché non avremo riportato tutti i 120 ostaggi, vivi o morti", si legge in una nota diffusa nella tarda serata di ieri.
"Hamas è quello che si oppone all'accordo, non Israele", sottolinea l'Ufficio del primo ministro israeliano.
I media dello Stato ebraico fanno notare che i commenti di Netanyahu a Channel 14 sembrerebbero contraddire i termini dell'ultima proposta israeliana di cessate il fuoco e accordo sugli ostaggi, i cui dettagli sono stati presentati il mese scorso dal presidente americano Joe Biden: una tregua temporanea nella prima fase dell'accordo, che sarebbe estesa a "una calma sostenibile (cessazione permanente delle operazioni militari e delle ostilità)" in una seconda fase. Netanyahu ha tuttavia ripetutamente negato che la proposta israeliana preveda la fine della guerra prima che lo Stato ebraico raggiunga i due obiettivi dichiarati di distruggere Hamas e riportare a casa tutti gli ostaggi.
E infatti il Forum delle famiglie degli ostaggi israeliani critica Netanyahu per le sue dichiarazioni di ieri su un accordo per il cessate il fuoco, accusandolo di ritirare il suo sostegno alla proposta di tregua avanzata dagli Stati Uniti.
"Condanniamo fermamente la dichiarazione del primo ministro in cui si è ritirato dalla proposta israeliana. Ciò significa che abbandona 120 ostaggi e danneggia il dovere morale dello Stato di Israele nei confronti dei suoi cittadini", afferma il gruppo in una nota citata dai media locali.
Da parte sua Hamas ha rilasciato una dichiarazione in cui descrive le recenti osservazioni di Netanyahu come dimostrazione che il primo ministro israeliano vuole solo un "accordo parziale dopo il quale la guerra riprenderebbe" e non la proposta che l'amministrazione Biden "ha cercato di vendere".
"La nostra insistenza affinché qualsiasi accordo includesse un cessate il fuoco permanente e un ritiro completo" delle forze israeliane "era necessaria per bloccare il percorso di Netanyahu", aggiunge Hamas in un comunicato citato dai media arabi.

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