(ANSAmed) - ISTANBUL, 01 LUG - In Turchia, un gruppo di
persone ha attaccato nella notte a Kayseri, nell'Anatolia
centrale, esercizi commerciali ritenuti essere gestiti da
lavoratori siriani, dopo che si era diffusa la notizia
dell'arresto di un uomo, sempre siriano, sospettato di avere
molestato una bambina di cinque anni, della sua stessa
nazionalità. Lo riportano vari media locali, mostrando
fotografie di negozi con le vetrine infrante e automobili
bruciate o capovolte. In seguito 77 persone sono state
arrestate per quelle violenze.
Vari video diffusi sui social media mostrano invece decine di
persone mentre attaccano i negozi nella notte e danno fuoco ad
alcuni veicoli parcheggiati mentre un gruppo di circa centro
persone marcia gridando: "Non vogliamo i rifugiati siriani". Gli
eventi, accaduti attorno alle 21 nel quartiere di Melikgazi,
hanno portato la polizia ad intervenire, anche con idranti e
blindati, e durante gli scontri sono rimasti feriti 5 agenti e
un'altra persona, secondo quanto ha affermato dal prefetto
giunto sul posto. "La bambina vittima e la sua famiglia si
trovano ora sotto protezione dello Stato", si legge in una
dichiarazione del ministero della Famiglia e dei Servizi Sociali
mentre la prefettura locale ha invitato la popolazione alla
calma.
Oltre 3 milioni di cittadini siriani vivono in Turchia come
rifugiati dopo essere fuggiti dalla guerra scoppiata nel 2011,
in seguito alla decisione dell'attuale presidente turco Recep
Tayyip Erdogan di avviare una politica di accoglienza.
Negli ultimi cinque anni è cresciuta nella popolazione turca
una forte frustrazione nei confronti dei siriani che ha portato
alcuni partiti politici a contestare apertamente la presenza dei
rifugiati mentre in passato si erano già verificati attacchi da
parte di turchi contro negozi gestiti da siriani in varie città
del Paese, come Istanbul, Ankara e Smirne.
"I nostri cittadini si sono radunati nella zona e, agendo in
modo illegale e senza rispetto per i diritti umani hanno
danneggiato case, luoghi di lavoro e veicoli appartenenti a
cittadini siriani", ha dichiarato il ministro dell'Interno
turco, Ali Yerlikaya, definendo gli attacchi ai negozi dei
siriani "inaccettabili" e contestando la "xenofobia" alla base
dell'assalto da parte dei turchi nella notte, che ha portato
anche all'intervento della polizia e al
ferimento di cinque agenti. (ANSAmed).
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In Turchia folla attacca i negozi siriani, 6 feriti e 70 arresti
A Kayseri, dopo arresto di siriano sospettato molestie su minore