(ANSAMed) - MADRID, 6 NOV - Le ricerche dei dispersi
nell'alluvione che ha colpito in particolare la provincia di
Valencia proseguono a pieno ritmo in diverse località, a otto
giorni dal disastro che ha messo in ginocchio la zona: è quanto
riporta la tv pubblica Rtve, che sta dando voce sia a persone
ancora in cerca dei loro cari sia alle autorità responsabili di
tali operazioni. Come reso noto ieri sera dal Centro
Integrazione Dati (Cid), al momento si contabilizzano 89
dispersi, tenendo in conto che 62 cadaveri già recuperati
risultano ancora non identificati.
"Si tratta di una cifra
viva", ha spiegato stamane la direttrice generale della Guardia
Civil, Mercedes González, non escludendo dunque che i dati
attuali possano variare. González ha anche sottolineato che il
processo di registro di segnalazioni di persone scomparse "è
determinato da un protocollo garantito da funzionari dello
Stato" e che "bisogna avere fiducia in esso".
Tra le persone ancora non rintracciate ci sono anche due
fratellini di tre e cinque anni, Rubén e Izán Matías, scomparsi
martedì scorso a Torrent (Valencia). "Siamo distrutti,
mentalmente sfiniti, perché sono molti giorni di ricerche, loro
sono molto piccoli e non abbiamo notizie ancora. Sappiamo che li
stanno cercando", ha raccontato a Rtve la zia dei due bambini,
Bárbara Sastre.
Le ricerche proseguono anche in punti come il parco de La
Albufera e in località come Pedralba o Benetusser. "Qui i
residenti ci hanno segnalato circa 20 scomparse", ha detto la
sindaca di questa cittadina, Eva Sanz. Stamattina, la Guardia
Civil ha reso noto che è stato abilitato un nuovo punto per la
raccolta di denunce di persone scomparse nel comune di Albal.
(ANSAmed).
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