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L'Italia alla Fiera dell'Editoria e del Libro a Rabat

Amb. Barucco, cultura italiana è protagonista nel mondo

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 13 MAG - L'Ambasciata d'Italia in Marocco e l'Istituto Italiano di Cultura di Rabat partecipano con un padiglione alla Fiera Internazionale dell'Editoria e del Libro (Salon International de l'Édition et du Livre-SIEL), un evento culturale internazionale organizzato annualmente dal Ministero della Gioventù, della Cultura e della Comunicazione del Marocco.

La Fiera è in corso dal 9 maggio e si concluderà il 19 maggio prossimo.

Nel padiglione italiano (140 mq) - dal titolo "Lo stupore della cultura italiana" - i visitatori potranno effettuare viaggi virtuali che, tramite immersioni totali, li porteranno da una regione all'altra dell'Italia esplorando borghi, luoghi significativi per noti compositori, scrittori/ scrittrici italiani/e conoscendo tradizioni che costituiscono il patrimonio immateriale del nostro Paese. "L'eredità culturale del nostro Paese - ha commentato l'ambasciatore Armando Barucco - è raccontata attraverso la letteratura, l'arte, la tecnologia, e anche attraverso la gastronomia. A questo racconto si associa la volontà di condividere una riflessione sul ruolo vitale che la cultura può tracciare nel promuovere la conoscenza e il dialogo tra i popoli. La cultura italiana, con la sua storia millenaria di innovazione e bellezza, ha sempre avuto un ruolo da protagonista sul palcoscenico mondiale. È stata sempre considerata un connettore che unisce diverse civiltà attraverso il dialogo e lo scambio, offrendo una narrazione visibile a livello internazionale. In tempi così difficili - ha proseguito Barucco - la nostra cultura e la nostra storia si pongono come testimonianza dell'importanza dell'amicizia, della condivisione delle idee, della conoscenza e dell'arricchimento reciproco tra i popoli. La cultura è anche motore di sviluppo economico.

Attraverso la promozione delle arti, del patrimonio e del turismo culturale, apriamo nuove prospettive di lavoro e osserviamo il futuro fondersi col passato". (ANSA).

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