(ANSAmed) - RABAT, 27 MAG - "Mamma Sofia accorcia le distanze
nella cura" è il progetto che è stato presentato a Rabat e che
mette in collegamento Italia e Marocco sul tema della sanità.
Inserito nel piano Mattei per l'Africa, prevede un percorso di
monitoraggio, prevenzione e cura dedicato alle patologie
croniche e conta sulla collaborazione di privati quali Dedalus e
Vexavit e di strutture d'eccellenza italiane quali l'ospedale
Gaslini di Genova.
Zakia Seddiki Attanasio, promotrice dell'iniziativa, tra
l'emozione, riassume: "È un progetto che incrocia tutti gli
attori della cooperazione, le istituzioni, i privati la
diplomazia e la fondazione Mamma Sofia, proprio nel segno del
lavoro avviato da Luca". Nel giorno che sarebbe stato quello
del 47mo compleanno di Luca Attanasio, l'ambasciatore
assassinato in Congo, nel 2021, l'accordo siglato tra i
ministeri della Salute di Rabat e di Roma, viene illustrato nei
dettagli. A Casablanca, inoltre, dove Attanasio è stato console
generale, Palazzo Italia, sede della rappresentanza, prende il
suo nome con una cerimonia alla presenza dell'ambasciatore
Armando Barucco e del corpo diplomatico italiano in Marocco.
(ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Solidarietà, ponte Italia-Marocco in nome di Luca Attanasio
Associazione 'Mamma Sofia' accorcia le distanze nella cura