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A Erbil diplomati 30 chef nel primo corso di cucina italiana

Del Consolato d'Italia, console Camerota consegna gli attestati

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 30 MAG - Il console d'Italia in Kurdistan iracheno, Michele Camerota, ha consegnato gli attestati di frequenza al primo corso di cucina italiana svoltosi a Erbil, capitale della regione curdo-irachena. Il corso è stato organizzato dal consolato d'Italia, in collaborazione con il noto ristorante italiano Don Gennaro, e tenuto dallo chef Angelo Giannino. Lo riferisce il consolato d'Italia a Erbil.

Strutturato in moduli specifici sulle arti della panificazione, della pasticceria, della preparazione di sughi per primi piatti e condimenti vari, il corso ha coinvolto 30 studenti del Dipartimento Turismo dell'Università Salahaddin di Erbil, storica e prima università pubblica del capoluogo regionale del Kurdistan iracheno, che in passato ha anche ospitato iniziative sul design italiano proposte dallo stesso Consolato.

Soddisfazione per l'iniziativa è stata espressa dalle autorità regionali curde, che stanno puntando sullo sviluppo del turismo culturale nella Regione, anche investendo sulla formazione di competenze e professioni in grado di fornire adeguati servizi.

Lo scorso anno le autorità regionali avevano approvato una legge che impone alle attività commerciali di impiegare almeno il 75% di manodopera locale, il che richiede ingenti sforzi in programmi di formazione.

Durante la cerimonia di consegna degli attestati, animata da un aperitivo offerto da Alessandro Casillo, titolare di Italian Delicacies, che gestisce anche il ristorante Don Gennaro, il console Camerota ha espresso soddisfazione per l'entusiasmo con cui l'iniziativa è stata accolta dai giovani studenti che vi hanno partecipato e ha altresì evidenziato che essa è andata completare le attività promosse dal consolato in occasione delle ultime tre edizioni della Settimana della Cucina Italiana nel mondo, celebrate anche nel Kurdistan iracheno.

Il forte interesse riscontrato nella popolazione locale e nelle autorità curde ha fatto da volano ad altre simili iniziative in via di definizione, intese a formare professionisti che possano anche fungere da promotori delle eccellenze e dei sapori del made in Italy. (ANSA).

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