L'inaugurazione ufficiale con una cerimonia che ha visto la partecipazione dell'ambasciatore d'Italia a Tunisi, Alessandro Prunas, del direttore dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) di Tunisi, Andrea Senatori, e del segretario generale del Comune di Tunisi, Lotfi Dachraoui.
Grazie ad una collaborazione tra il Comune di Tunisi, la Cooperazione Italiana e l'Associazione di salvaguardia della Medina di Tunisi (Asm), il complesso di Santa Croce, composto da un presbiterio e una chiesa, ha beneficiato di un programma di recupero e salvaguardia, i cui lavori si sono completati nel giugno 2024 con il restauro della vecchia chiesa. Il progetto - finanziato dalla Cooperazione italiana per un importo complessivo di circa 1,3 milioni di euro - ha consentito di restituire alla comunità un patrimonio architettonico di grande valore, sia per la città che per il Paese. L'iniziativa ha evidenziato l'importanza culturale di questo monumento restaurato, testimone del patrimonio architettonico tunisino, nonché per riaffermare la stretta collaborazione tra Tunisia e Italia nella conservazione del patrimonio, rende noto l'Aics.
"Questa partnership dimostra la forza dei legami tra i nostri due popoli. Si basa su valori e rispetto comune. Per noi preservare il patrimonio è molto più che restaurare gli edifici.
È restituire qualcosa che da vita alla Medina con attività culturali ed economiche." ha detto Dachraoui.
"Grazie a questo progetto finanziato dalla cooperazione italiana, questi spazi architettonici sono stati riabilitati e adattati per ospitare attività creative. Questo intervento mira non solo a preservare il patrimonio, ma anche promuovere e dare energia alla Medina di Tunisi e al suo tessuto economico, sociale e culturale, in particolare nei settori della creatività, dell'artigianato e del design", ha sottolineato Prunas, mentre il direttore dell'Aics di Tunisi, Andrea Senatori ha evidenziato che "grazie a questa nuova fase di sostegno della Cooperazione Italiana il Centro offrirà opportunità di formazione e di incubazione di aziende e collaborazioni internazionali nei campi dell'artigianato e del design. Allo stesso tempo, ospitando mostre, laboratori ed eventi culturali, il Centro svolgerà un ruolo chiave nell'animazione della comunità e nello sviluppo delle competenze dei giovani talenti tunisini, stimolando creatività e innovazione. Grazie a questo sforzo di collaborazione, il Comune di Tunisi e la Cooperazione Italiana rafforzano quindi le basi di una dinamica sostenibile per lo sviluppo culturale della Medina. Questa partnership vuole essere un modello per la conservazione del patrimonio e la promozione delle industrie culturali locali, contribuendo a dare nuova vita agli spazi storici della città e sostenendo l'innovazione socio-economica nel cuore della Medina di Tunisi. (ANSA) Leggi l'articolo completo su ANSA.it