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Ue, detenzione migranti legittima come estremo rimedio
Lettera commissario Avramopoulos, per evitare fuga irregolari
(ANSAmed) - LUSSEMBURGO, 16 GIU - Sì alla reclusione dei
migranti, come estremo rimedio per evitare la fuga degli
irregolari: è quanto si legge nella lettera dove si propone una
stretta sui rimpatri che il commissario Ue Dimitris Avramopoulos
ha inviato agli Stati membri in vista del consiglio Affari
interni di oggi a Lussemburgo. "Durante e dopo il processo di
identificazione, per essere sicuri che i migranti irregolari
vengano effettivamente rimpatriati, dovrebbe essere applicata la
detenzione, come legittima misura di ultima istanza, dove questo
si renda necessario per evitare la fuga dei migranti
irregolari", si spiega nella lettera, di cui l'ANSA ha preso
visione
"Finché vi è una ragionevole probabilità di rimpatrio, le
prospettive di rimpatrio non devono essere minate da una fine
prematura della detenzione", prosegue la lettera, in cui si
ricorda che la direttiva sul rimpatrio consente la detenzione
dei migranti fino a sei mesi, e 18 mesi in caso di
non-cooperazione. Inoltre, "se gli Stati membri si trovano ad
affrontare grandi flussi di migranti irregolari e non hanno
posti disponibili sufficienti nelle strutture, possono applicare
la clausola di emergenza (l'articolo 18) della direttiva sul
rimpatrio, che permette agli Stati membri una maggiore
flessibilità sulle condizioni della detenzione dei migranti,
permettendo loro di derogare temporaneamente dai requisiti della
Direttiva". Nel documento si scrive inoltre che sostegno
finanziario potrà essere garantito a quei Paesi che si trovano
ad affrontare larghi numeri, incluso il finanziamento delle
strutture di detenzione, con i fondi Amif.(ANSAmed).
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