(ANSAmed) - ROMA, 18 MAR - Mentre la guerra in Siria entra
nel suo decimo anno, il Malteser International - l'agenzia di
soccorso internazionale dell'Ordine di Malta - chiede un cambio
di prospettiva sul conflitto e maggiore sostegno alla
popolazione locale. "Sono centinaia di migliaia le vittime di
questi nove anni di brutale conflitto. La crisi si è estesa ad
altri paesi e ha lasciato l'intera regione di fronte a
prospettive desolanti per il futuro", ha detto Janine Lietmeyer,
responsabile del Programma per il Medio Oriente del Malteser
International. "I siriani desiderano la fine della guerra, il
ritorno alle proprie case e la possibilità di condurre una vita
normale. Questo richiederà più di un semplice aiuto materiale. È
tempo di riscoprire l'umanità".
In una nota, il Malteser International chiede maggiore
consapevolezza e sostegno per coloro che rimangono saldi nella
loro speranza di pace e riconciliazione in Siria nonostante le
avversità, soprattutto per gli operatori umanitari,
prevalentemente locali, del Paese. Molti sono essi stessi dei
sopravvissuti, rifugiati o membri di gruppi etnici perseguitati.
L'Ordine di Malta ricorda che grazie al sostegno del
ministero degli Esteri tedesco, il Malteser International ha
intensificato le operazioni di emergenza nella regione di Idlib,
al confine turco. L'agenzia ha raccolto forniture mediche e
materiali di consumo che ora vengono distribuiti alle strutture
sanitarie e alle cliniche locali.
Il Malteser International è attivo in Medio Oriente con
circa 50 operatori umanitari che collaborano con svariate
organizzazioni locali in Siria, Turchia, Libano e in Iraq per
realizzare 12 progetti nell'ambito di aiuto umanitario e
ricostruzione. (ANSAmed).
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Siria: Ordine Malta chiede più sostegno a popolazione locale
Dieci anni di conflitto, serve un cambio di prospettiva