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Portavoce Ue, 'Sofia interrotta per dissidi e mancanza navi'

'Disaccordi tra i Paesi membri sui soccorsi in mare'

Redazione Ansa

(ANSAmed) - BRUXELLES, 20 SET - L'Operazione Sofia è stata interrotta per mancanza di mezzi e per disaccordi tra i Paesi membri sui soccorsi in mare. A ricordarlo è il portavoce del Servizio di Azione Esterna Peter Stano nel corso del briefing con la stampa.

Sofia è stata interrotta perché "non c'erano navi per questa operazione. Gli Stati membri non sono stati in grado di fornire queste navi, il motivo dovrebbe essere chiesto ai Paesi stessi, ma evidentemente c'erano disaccordi sullo sbarco e sulla sistemazione delle persone soccorse in alto mare", ha spiegato.

"Non entriamo in dettagli e non commentiamo idee o proposte che emergono a livello nazionali. Ricordo che qualsiasi missione europea è uno strumento di politica estera e di sicurezza comune. Qualsiasi decisione su queste missioni è nelle mani dagli Stati membri e va presa all'unanimità dei 27", ha aggiunto Stano, rispondendo ad una domanda sulla possibilità di una missione navale Ue per bloccare le partenze dalla Tunisia. "Al momento non c'è alcuna decisione europea su missioni navali", ha precisato. (ANSAmed).

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