L'obiettivo del Memorandum, sottolineano le stesse fonti, è costruire una capacità sostenibile da parte delle autorità tunisine sul controllo dei propri confini.
Sarà Tunisi, nelle prossime settimane, ad indicare quali asset reputa necessarie per migliorare la gestione dei migranti: si va da strumenti meccanici alla consegna di imbarcazioni, fino al rifornimento della benzina e alla formazione delle autorità locali. Il primo pacchetto delle misure attuative dell'intesa è atteso nelle prossime settimane mentre i fondi annunciati dall'Ue venerdì scorso fanno in larga parte riferimento a programmi di cooperazione siglati tra il 2021 e 2022. Resta inoltre in piedi l'idea di organizzare un Forum economico Ue-Tunisia entro l'anno.
Nel corso dell'incontro di questa mattina, si spiega ancora, è emerso come tutti siano d'accordo sulla necessità di partenariati sul modello del Memorandum con la Tunisia, che non si focalizzino solo sulla migrazione ma siano onnicomprensivi.
Il contrasto alla migrazione in Tunisia, è stato sottolineato nell'incontro, deve comunque avvenire nel rispetto dei diritti umani. L'Organizzazione internazionale della migrazione opera già in Tunisia nell'assistenza ai rimpatri e l'Italia spinge perché ci sia un maggior coinvolgimento anche dell'Unhcr.
(ANSAmed).
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