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Egitto, ostacoli Israele ad aiuti spingono a esodo da Gaza

Mezzaluna segue 'meticolosamente' passaggio aiuti, 'ma insufficienti'

Redazione Ansa

IL CAIRO - "Le misure israeliane spingono verso l'esodo della popolazione palestinese dalla Striscia di Gaza e i Paesi che vi si oppongono non stanno adottando misure sufficienti per prevenirlo": lo ha detto il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry durante un incontro del Comitato Arabo-Islamico con il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares.

"Un cessate il fuoco sarà raggiunto solo quando Israele capirà che è nel suo interesse - ha detto Schoukry - e questo sarà raggiunto solo attraverso la pressione internazionale su Israele". "L'importo degli aiuti che entrano a Gaza è molto basso a causa delle misure ostruzionistiche di Israele - ha aggiunto -. È per questo motivo che i Paesi arabi e islamici hanno presentato un progetto di risoluzione al Consiglio di Sicurezza".

L'Egitto sta curando "meticolosamente" i dettagli per l'applicazione degli accordi nel quarto giorno di tregua, scrive l'emittente statale Al Qahera, mentre a Rafah continua il passaggio degli aiuti a Gaza. In programma c'era la consegna di 200 camion di merci di prima necessità e sette cisterne di carburante con 130.000 litri di carburante oltre a 75 tonnellate di gas domestico. I camion, secondo il capo della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai, Khaled Zayed, hanno già iniziato ad entrare nella Striscia attraverso il meccanismo concordato, viaggiando verso il valico di terra di Al-Awja nel centro per l'ispezione, per poi tornare e scaricare il loro carico sul lato palestinese della Striscia di Gaza. Il volume degli aiuti resta però troppo basso - osservano autorità egiziane - a causa delle "misure ostruttive messe in atto dalla parte israeliana".

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