IL CAIRO - Garantire il rispetto dei diritti umani durante i salvataggi di migranti, sia in mare che nel deserto, e migliorare la cooperazione con i Paesi di arrivo è stato lo scopo di una visita di una delegazione dell'Unione europea in Libia conclusa oggi. Ne dà notizia l'ambasciatore Ue a Tripoli Nicola Orlando.
Durante i colloqui si è parlato di lotta al contrabbando e alla tratta, e della necessità di aumentare i rimpatri volontari e la protezione dei richiedenti asilo. Particolare attenzione è stata rivolta al miglioramento delle condizioni nei centri del ministero degli Interni, sostenendo alternative alla detenzione per i bambini, le donne e le persone vulnerabili.
I colloqui hanno coinvolto i principali interlocutori, dal ministero degli Affari Esteri, a quelli dell'Interno e della Difesa, la Guardia costiera libica, le guardie di frontiera, il Dipartimento per la lotta all'immigrazione illegale e l'Amministrazione generale per la sicurezza costiera. Con il ministero del Lavoro si è parlato anche della regolarizzazione dei lavoratori.
La delegazione europea ha avuto poi colloqui con la missione Ue per l'assistenza ai confini (Eubam), con la quale ha visitato il centro per migranti di Ein Zara e le strutture dell' Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) e dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), che assistono migranti e rifugiati sia in detenzione che nelle aree urbane. Tra Ue e Libia - ha concluso Orlando su X - proseguirà il confronto "su tutte le questioni relative alla migrazione e alla gestione delle frontiere".
Delegazione Ue in Libia per gestire la questione migranti
Guidata dall'ambasciatore Ue a Tripoli Nicola Orlando