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Famiglie ostaggi, 'non andare al Cairo è condanna a morte'

'Qualcuno nel gabinetto ha deciso il sacrificio dei rapiti'

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TEL AVIV, 14 FEB - Le famiglie degli ostaggi israeliani hanno definito la decisione attribuita al premier Benyamin Netanyahu di non inviare domani una delegazione al Cairo "una sentenza di morte" per i rapiti. Il Forum delle famiglie ha attaccato la decisione dicendosi "sorpreso" aggiungendo che "sembra che qualcuno dei membri del Gabinetto abbia deciso di sacrificare gli ostaggi".

Israele ha fatto sapere che non manderà di nuovo una delegazione domani al Cairo per ulteriori colloqui su un accordo per gli ostaggi con Hamas nell'ambito delle trattative portate avanti da Qatar, Egitto e Usa. Lo ha riferito il sito Walla precisando che il problema attuale tra le parti è il numero di detenuti palestinesi che Hamas chiede per liberare gli ostaggi, che a Israele non sta bene. La delegazione di ieri al Cairo era guidata dal capo del Mossad David Barnea. (ANSAmed).

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