Come sottolineano le stesse fonti, l'impegno italiano a essere presente in tutta la Libia, lavorare con tutti i diversi attori libici non è nuovo, e vede anche l'importante presenza del Consolato generale a Bengasi, riaperto nel 2021 (il primo Consolato a essere riaperto dopo il cessate il fuoco dell'ottobre 2020).
Con Haftar, aggiungono fonti italiane, la presidente del Consiglio discuterà anche della ricostruzione di Derna, colpita nel settembre 2023 da una devastante alluvione, ricordando l'impegno immediato dell'Italia, attraverso le Forze armate, la Protezione civile e gli aiuti umanitari, e sottolineando come il mondo imprenditoriale italiano possa offrire competenze preziose per l'attività di ricostruzione.
Ribadire l'impegno dell'Italia per la stabilità della Libia, anche sostenendo gli sforzi di mediazione delle Nazioni Unite che dovranno condurre a elezioni presidenziali e parlamentari.
Questo, spiegano fonti italiane, uno degli obiettivi della missione in Libia della premier Giorgia Meloni, che a Tripoli ha in programma un incontro con il primo ministro del Governo di Unità Nazionale libico, Abdul Hamid Mohammed Dabaiba, e il presidente del Consiglio Presidenziale libico, Mohammed Yunis Ahmed Al-Menfi, prima di spostarsi a Bengasi per un colloquio con il generale dell'Esercito Nazionale Arabo di Libia, Khalifa Belqasim Haftar, L'impegno italiano, rimarcano le stesse fonti, si muove anche a livello internazionale, con i principali partner europei e atlantici, per promuovere un approccio unitario e non divisivo della comunità internazionale verso la Libia. In particolare, viene sottolineato, la premier si è impegnata personalmente per rafforzare il dialogo tra Unione europea e Libia, anche nel quadro del più ampio sforzo del governo per un nuovo paradigma nei rapporti tra Ue e Nord Africa. (ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it