(ANSAmed) - TEL AVIV, 15 MAG - "Le nostre forze stanno
combattendo in tutta la Striscia di Gaza, a Jabalya, Zaitun e
Rafah. Lo facciamo evacuando la popolazione civile e adempiendo
al nostro impegno nei confronti dei loro bisogni umanitari. I
nostri sforzi responsabili stanno dando i loro frutti". Lo ha
detto il premier Benyamin Netanyahu secondo cui "finora a Rafah
è stato evacuato dalle zone di combattimento quasi mezzo milione
di persone. La catastrofe umanitaria di cui hanno parlato non si
è materializzata, né si materializzerà".
"I discorsi sul 'giorno dopo', finchè Hamas rimarrà intatto,
rimangono solo solo chiacchiere, prive di contenuto", ha
spiegato Netanyahu in un video. "Fino a quando non sarà chiaro
che Hamas non controlla militarmente Gaza, nessun partito - ha
aggiunto - sarà disposto ad assumere la gestione civile di Gaza
per paura della sua sicurezza".
"Contrariamente a quanto si sostiene, da mesi siamo impegnati
in vari tentativi - ha spiegato - per trovare una soluzione a
questo complesso problema". "Alcuni tentativi sono segreti e
questa è una buona cosa. Questo fa parte degli obiettivi di
guerra che abbiamo definito e siamo determinati a raggiungerlo
anche noi". "L'eliminazione di Hamas è un passo necessario - ha
concluso - per garantire che 'il giorno dopo' non vi sia a Gaza
alcun elemento che ci minacci".
Netanyahu ha poi ricordato di aver già "autorizzato le forze
di sicurezza a consentire agli abitanti di Gaza, non affiliati
ad Hamas, di integrarsi nella gestione civile della
distribuzione alimentare a Gaza. Questo tentativo non ha avuto
successo, poiché Hamas li ha minacciati e ne ha addirittura
feriti alcuni per scoraggiarne altri". (ANSAmed).
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Netanyahu, 'non c'è e non ci sarà crisi umanitaria a Rafah
Premier, 'finora evacuato mezzo milione di persone'