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Ong, in Egitto studenti arrestati per proteste pro Palestina

'Decine di casi nelle ultime settimane, 90 dal 7 ottobre'

Redazione Ansa

(ANSAmed) - IL CAIRO, 31 MAG - Diverse forme di protesta pro Palestina negli atenei egiziani avrebbero condotto a decine di arresti con accuse, a vario titolo, di terrorismo e diffusione di notizie false, partecipazione a manifestazioni non autorizzate, esposizione di striscioni, uso improprio dei social media. Lo rivelano alcuni attivisti egiziani per i diritti umani.

Tra gli altri, spicca il caso di due studenti prelevati mentre svolgevano normali attività, arrestati e giudicati dalla Corte suprema il 13 maggio scorso e trattenuti per 15 giorni.

Mazen Ahmed e Zeyad al-Basiouny come denunciato dal loro avvocato Mohamed Abdel Aziz.

I due studenti erano stati arrestati in seguito alle loro espressioni di solidarietà con i palestinesi nel contesto dell'aggressione alla Striscia di Gaza, secondo un volantino che gli attivisti hanno diffuso nei giorni scorsi chiedendone il rilascio. Uno era stato prelevato in uno spazio di co-working a Mansoura l'8 maggio. L'altro, uno studente dell'Accademia delle arti di Giza, in casa sua il giorno successivo Secondo un ricercatore della Eipr (Egyptian Initiative for Personal Rights) le famiglie non hanno ricevuto notizia dell'arresto, tanto che amici e parenti ne avevano denunciato la scomparsa prima della loro presentazione davanti alla Corte suprema. Anche perchè i due giovani - aggiunge - non risulta avessero alcun coinvolgimento politico oltre alla loro fede nella causa palestinese.

Secondo la stessa fonte, il numero totale delle persone arrestate per attività pro Palestina dal 7 ottobre in poi sarebbe salito a 91, inclusi tre minorenni.

In Egitto le leggi che regolamentano le proteste sono particolarmente severe, e in mancanza di regolare permesso prevedono l'arresto. (ANSAmed).

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