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Il premier tunisino: 'La migrazione irregolare è un problema collettivo'

74.464 le persone intercettate da inizio anno dalla Tunisia

Redazione Ansa

TUNISI - "La migrazione irregolare è in aumento nel Nord e nel Sud a causa della povertà e del cambiamento climatico". Lo ha affermato il primo ministro tunisino Ahmed Hachani, in occasione della sua partecipazione al Forum transmediterraneo sulla migrazione organizzato a Tripoli dal governo di unità nazionale libico. Secondo Hachani, come riporta una nota dell'esecutivo tunisino, la questione della migrazione dovrebbe essere affrontata collettivamente nei paesi di origine, nei paesi di transito e nei paesi di accoglienza. «La soluzione all'immigrazione irregolare non è europea e dovrebbe essere affrontata collettivamente", ha detto .

"Sebbene gli aiuti forniti alla Tunisia siano stati modesti, si è fatto ricorso a tutti i mezzi logistici e materiali disponibili per affrontare il problema dell'immigrazione irregolare", ha sottolineato. Hachani ha ribadito che «la Tunisia ha fatto tutto ciò che era in suo potere per garantire il rispetto dei diritti umani dei migranti». Il ministro dell'Interno di Tunisi, Khaled Nouri ha dichiarato da Tripoli che la Tunisia è diventata uno dei paesi più colpiti dall'immigrazione irregolare ed è diventata la destinazione preferita per tutti coloro che desiderano spostarsi verso l'area europea, fattore che ha generato non pochi problemi e ricadute economiche, sociali e di sicurezza. Il costo assegnato alla direzione generale della Guardia Nazionale ha raggiunto i 103 milioni di euro l'anno, senza contare le perdite ambientali, sanitarie, economiche, sociali e agricole, oltre alla diffusione della criminalità, all'attacco alla sicurezza pubblica e alla violazione della sovranità attraverso l'istituzione di tribunali, chiese, luoghi di culto e carceri. Nouri ha inoltre sottolineato che nel periodo dal primo gennaio al 14 luglio di quest'anno sono state 74.464 le persone fermate nel tentativo di attraversare le frontiere marittime dalla Tunisia verso l'Europa, rispetto alle circa 45.000 dell'intero periodo del 2022.

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