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Presentate 16 canditature alle presidenziali in Algeria

Incluso presidente uscente Tebboune, nella lista anche 2 donne

Redazione Ansa

ALGERI - Il termine legale per la deposizione delle candidature per le elezioni presidenziali in Algeria del 7 settembre è scaduto alla mezzanotte di ieri, con un totale di 16 dossier, il più importante dei quali è quello del presidente uscente Abdelmadjid Tebboune.
La televisione pubblica riferisce che, oltre a Tebboune, anche diverse personalità politiche e indipendenti hanno presentato la propria candidatura.
Il Movimento della Società per la Pace (MSP), una fazione dei Fratelli Musulmani in Algeria e il principale blocco di opposizione in parlamento (64 seggi), è uno dei più importanti tra quelli che hanno presentato la propria candidatura all'Autorità Nazionale Indipendente per le Elezioni (Anie). Il Movimento, considerato il più grande partito islamista in Algeria, ha designato il suo leader, Abdelali Hassani, come candidato alla presidenza.
Nella rosa dei contendenti c'è Youssef Aouchiche, primo segretario del Front des forces socialistes, il più antico partito di opposizione algerino (fondato nel 1963 dal defunto leader storico Hocine Ait Ahmed).
Anche due donne, Saida Naghza, imprenditrice e leader di una delle maggiori organizzazioni datoriali algerine, e Zoubida Assoul, avvocata e leader del partito di opposizione L'Unione per il Cambiamento e il Progresso, figurano tra i possibili candidati.
Il 27 luglio, l'autorità elettorale dovrebbe annunciare quali candidature sono state ammesse, dopo averle studiate ed esaminate. I candidati respinti hanno 48 ore per presentare ricorso contro la decisione. Dopodiché le candidature saranno inviate alla Corte costituzionale, che emetterà una decisione una settimana dopo, da pubblicare sulla Gazzetta ufficiale algerina.
La legge elettorale algerina prevede che coloro che desiderano candidarsi alla presidenza debbano presentare o 50.000 firme di cittadini o 600 sottoscrizioni di rappresentanti eletti di comuni, province o di entrambe le camere del Parlamento.

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