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Ong tunisina, 'rilascio immediato delle prigioniere politiche'

La Dynamique Feministe invita a partecipare a campagna sostegno

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 26 LUG - Un gruppo di associazioni della società civile tunisina riunite sotto la sigla 'La Dynamique Feministe' ha annunciato il lancio di una campagna a sostegno "del rilascio immediato di tutte le donne prigioniere politiche". Lo si legge sulla pagina Facebook del collettivo, che ha pubblicato un video della conferenza stampa presso la sede del Sindacato nazionale dei giornalisti tunisini (Snjt) in cui la rappresentante di 'Aswat Nissa', Sarah Ben Said, ha affermato che "il processo del 25 luglio (avviato dal presidente Kais Saied il 25 luglio 2021 ndr) sostiene una mentalità di esclusione delle donne attive nella vita pubblica", considerando che "le prigioniere politiche hanno subito una doppia pena: prima attraverso il processo, e poi attraverso campagne di odio e diffamazione nello spazio digitale" e che "agli attivisti è stato di fatto impedito di esprimere liberamente le proprie opinioni durante questo periodo".

La campagna a sostegno delle "prigioniere politiche" durerà fino al 13 agosto. Ben Said ha invocato "la necessità di rilasciare immediatamente le prigioniere politiche" e "di porre fine all'ingiusta persecuzione degli attivisti nella società civile, nei media e nella vita politica". L'attivista Fathia Saidi ha sottolineato che "l'attuale periodo in Tunisia è caratterizzato da uno squilibrio tra tutte le istituzioni politiche e normative".

"Il Consiglio Supremo della Magistratura è stato emarginato, la magistratura è stata trasformata in una funzione e il decreto 54 (antifake news) è stato imposto come realtà per mettere a tacere le voci libere", ha affermato. La Dynamique Feministe, di cui fanno parte l'Associazione tunisina delle donne democratiche, Aswat Nissa, l'Associazione Bayti, l'Associazione Femme et Citoyenneté, l'Associazione Amal Famille et Enfant, l'Associazione Kalam, l'Associazione Tawhida Bensheikh e l'Associazione Intersection pour les Droits et Libertés, ha invitato tutti i gruppi politici, civili, sindacali e per i diritti umani a partecipare alla campagna di sostegno.

(ANSAmed).

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