TUNISI - "La soluzione politica per la Libia deve essere intra-libica in un quadro di consenso e leadership libica sotto gli auspici delle Nazioni Unite". Lo ha detto il ministro degli Esteri tunisino, Nabil Ammar, riaffermando la posizione già espressa dal presidente della Repubblica, Kais Saied, ricevendo l'ambasciatore americano in Tunisia, Joey Hood, accompagnato da Richard Norland, inviato speciale per la Libia.
Da una nota del ministero degli Esteri di Tunisi si evince che Ammar ha anche rinnovato il sostegno della Tunisia a tutti gli sforzi volti a raggiungere un accordo globale e duraturo che garantisca la sicurezza, la stabilità, l'unità e la sovranità della Libia sulla sua ricchezza e risorse nazionali.
Da parte sua, l'inviato speciale degli Stati Uniti ha elogiato il ruolo positivo e costruttivo della Tunisia nell'avvicinare tra loro gli interlocutori libici. Norland ha riaffermato inoltre il rifiuto degli Stati Uniti di imporre soluzioni con la forza di qualsiasi partito e ha espresso la volontà del suo Paese di coordinare con la Tunisia per progredire verso una norma politica basata sul dialogo e sul negoziato.
Stati Uniti e Tunisia vogliono una soluzione politica alla crisi libica
'Volontà comune per una dialogo e negoziato'