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Migranti, Spagna impone visto di transito a mauritani

Sanchez in Africa per frenare sbarchi alle Canarie

Redazione Ansa

(ANSAmed) - MADRID, 27 AGO - Da oggi entra in vigore il visto di transito imposto da Madrid ai cittadini mauritani, per evitare che approfittino del transito negli aeroporti spagnoli, per chiedere asilo in Spagna.

La misura coincide con la visita del premier spagnolo Pedro Sanchez in Mauritania, prima tappa di un mini tour che lo porterà fino a giovedì anche in Gambia e Senegal, da dove salpano la maggior parte delle imbarcazioni di migranti dirette in Spagna.

Fonti governative segnalano che il principale obiettivo del viaggio, sei mesi dopo la visita di Sanchez a Nuakchott con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, è frenare gli sbarchi di migranti irregolari alle Canarie, dove da inizio anno al 15 agosto sono giunte oltre 22.300 persone, pari al 126% in più dello stesso periodo del 2023,. Anche se il ritmo degli sbarchi è rallentato negli ultimi mesi, riconoscono che l'emergenza rischia di aggravarsi in autunno, per la presenza di oltre 238.000 rifugiati del Mali in fuga dalla guerra alla frontiera con Mauritania (a fronte di una popolazione di 4,9 milioni di persone) e per la crescente instabilità del Sahel.

L'altro fattore che spinge i migranti sulla rotta migratoria atlantica è la sostanziale chiusura di quella del Mediterraneo centrale, dopo gli accordi con Tunisi con la Ue, che hanno ridotto del 66% gli sbarchi in Italia, secondo i dati dell'Acnur.

L'approfondimento della cooperazione di polizia, per la vigilanza delle frontiere e la lotta alla mafie di trafficanti di esseri umani, è uno degli obiettivi del giro di Sanchez nei tre Paesi africani, dove la Spagna è già presente con pattuglie di polizia e guardia civile, elicotteri e un aereo di vigilanza.

L'altro è il rafforzamento della migrazione circolare di persone formate in origine per lavorare temporalmente in Spagna, estendendo alla Mauritania e al Gambia gli accordi finora stretti da Madrid con il Marocco, Senegal e 5 Paesi dell'America Latina, che hanno interessato un totale di 17.400 persone.

Le fonti della Moncloa evidenziano il focus 'multidimensionale' per affrontare il fenomeno migratorio, per cui il rafforzamento della cooperazione economica e nuovi progetti imprenditoriali per lo sviluppo e l'impiego sono l'altro obiettivo del viaggio in cui Sanchez è accompagnato dalla ministra di Inclusione sociale e migrazioni, Elma Saiz, cui si unità giovedì, nell'ultima tappa in Senegal, il ministro di Economia, Carlos Cuerpo.

Madrid ha constatato che il programma avviato a febbraio, durante la precedente visita in Mauritania con la von der Leyen, quando entrambi annunciarono investimenti per 500 milioni per progetti in infrastrutture ed energia, non ha dato finora i frutti attesi. I fondi non hanno cominciato ad arrivare. Ora i programmi imprenditoriali di cooperazione allo sviluppo saranno focalizzati sulla digitalizzazione e l'innovazione in settori come le telecomunicazioni, le finanze e le infrastrutture, per portare la connessione digitale in zone rurali, scuole e centri sanitari. (ANSAmed).

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