Rubriche

Governatore della Banca centrale in Libia, 'io costretto a fuggire'

Ft: 'Al-Kabir ha detto di temere per la propria vita'

Redazione Ansa

ROMA - Sadiq al-Kabir, governatore della Banca centrale libica che controlla miliardi di dollari di entrate petrolifere, ha dichiarato al Financial Times che lui e altri alti funzionari sono stati costretti a fuggire dal Paese per "proteggere le nostre vite" da potenziali attacchi di milizie armate.

La Banca centrale e Kabir sono stati al centro dell'ultima crisi politica che questa settimana ha bloccato la maggior parte della produzione di petrolio del Paese diviso in due. Il primo ministro di Tripoli, Abdul Hamid Dbeibeh, leader di una delle due amministrazioni rivali nell'est e nell'ovest del Paese, ha spinto per la rimozione di Kabir. Le tensioni tra i due uomini sono aumentate, con Kabir che ha accusato il premier di spendere troppo e di dipingere un quadro ingannevolmente roseo dell'economia nei suoi discorsi. Lo scontro è arrivato al culmine questa settimana, quando un comitato del governo di Tripoli ha preso possesso dei locali della banca centrale nella città costiera. Secondo Kabir, che ha dichiarato di essere fuggito in un luogo segreto, gruppi armati hanno iniziato a intimidire il personale per far funzionare l'istituto.

"Le milizie minacciano e terrorizzano il personale della banca e talvolta rapiscono i loro figli e parenti per costringerli a lavorare", ha dichiarato Kabir al Financial Times.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it