PALERMO - "E' un procedimento assolutamente illogico e soggettivo. E' evidente che dietro questa prescrizione esiste un disegno che noi denunciamo.
"Da sei anni a questa parte - prosegue - da quando esistiamo, noi di naufragi ne abbiamo visti tantissimi. Da sei anni non abbiamo visto altro che criminalizzare la solidarietà. Noi lavoriamo affinché nessuno possa più morire nel mare Mediterraneo. Ci adopereremo affinché questa nave possa uscire dal porto con tutta l'attrezzatura necessaria per soccorrere le persone".
Si sono concluse ieri sera le ispezioni a bordo della Mare Jonio da parte di una squadra speciale della Guardia costiera mandata direttamente da Roma. La nave sarebbe dovuta partire per una missione di salvataggio nel Mediterraneo. Le ispezioni "ordinate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che fa capo al ministro Matteo Salvini", si legge in una nota della Ong, sono state effettuate "nel tentativo di bloccare le missioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo Centrale", precisa Mediterranea Saving Humans. La Guardia costiera ieri sera, a conclusione delle ispezioni, in una nota, aveva tenuto a precisare che "il team ispettivo specializzato in sicurezza della navigazione", era stato mandato a bordo per "accertare il mantenimento delle condizioni di sicurezza" in quanto la nave non sarebbe "abilitata alle operazioni di salvataggio". La Nave Jonio potrebbe andare quindi incontro ad un fermo amministrativo.
Marmorale, dietro il fermo della Mare Jonio c'è un disegno chiaro
Presidente Mediterranea dopo ispezione Guardia Costiera sulla nave