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Sahara Occidentale: Macron conferma sostegno a sovranità Marocco

Discorso in Parlamento a Rabat, 'Posizione non ostile a nessuno'

Redazione Ansa

(ANSAmed) - RABAT, 29 OTT - In un discorso davanti al Parlamento marocchino, il presidente francese Emmanuel Macron ribadisce il sostegno della Francia al Marocco sul tema del Sahara Occidentale. La sovranità di Rabat sulle province meridionali è riconosciuta come "l'unica base per raggiungere una soluzione politica giusta, duratura e negoziata". Una posizione che "non è ostile a nessuno". Una precisazione che è una risposta aperta alle critiche dell'Algeria, che sostiene i separatisti sahrawi del Fronte Polisario in questo territorio conteso. Questo riconoscimento politico potrebbe aprire "una nuova pagina" anche "con tutti coloro che vogliono agire in un quadro di cooperazione regionale nel Mediterraneo con i Paesi vicini al Marocco e con l'Unione europea", ha detto Macron. La visita di Stato del presidente francese è entrata nel vivo fin dal suo arrivo ieri a Rabat: Marocco e Francia hanno firmato 22 nuovi accordi, che abbracciano molteplici settori, dai trasporti, all'energia, alla cooperazione culturale. Macron nel suo discorso al Parlamento ha chiesto oggi anche "maggiore collaborazione contro l'immigrazione illegale", sottolineando "la necessità di una cooperazione naturale e fluida in materia consolare". Un riferimento a uno dei temi che era stato al centro della crisi diplomatica tra i due Paesi e cioè la decisione di Parigi di inviare in patria tutti i marocchini che le autorità francesi decidono di espellere. La cooperazione giudiziaria è stata evocata più volte da Macron, che ha tenuto a sottolineare che "La Francia non ha mai deluso il Marocco su tutte le questioni esistenziali che ha dovuto affrontare", aggiungendo anche che il nuovo capitolo nelle relazioni Marocco-Francia porta con sé la possibilità di scrivere una nuova pagina per il futuro e lo sviluppo del continente africano. Ha invocato "progetti di sviluppo per i giovani" che "non solo consentano stabilita', ma pongano fine anche alle rotte dei traffici e della miseria che, dal Golfo di Guinea alla Libia, sono quelle che fanno soffrire la popolazione. (ANSAmed).

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