Nel 2023, precisa l'Ocse nel rapporto sulle migrazioni internazionali, il numero di persone che ha richiesto asilo all'Italia per la prima volta è aumentato del 69%, per raggiungere quota 131.000 individui. La maggioranza dei richiedenti asilo, precisa l'organismo internazionale con sede a Parigi, è originaria di Bangladesh (23 000), Egitto (18 000) e Pakistan (17 000). Il più forte incremento dal 2022 riguarda gli emigranti egiziani (9.300) e la più forte diminuzione gli emigranti georgiani (-200). Sulle 46.000 decisioni prese nel 2023, 48% sono state positive.
Nel 2022, puntualizza l'Ocse, l'Italia ha accolto 235 000 nuovi immigrati di lungo termine o permanenti, 15% in più rispetto al 2021. Questo dato include 21% di immigrati ammessi per titolo di libera circolazione, 24% per lavoro, 52% per motivi famigliari e 2% per motivi umanitari. Sempre in Italia, sono stati circa 25.000 i permessi di soggiorno attribuiti a studenti in mobilità internazionale nell'insegnamento superiore e 7.600 a lavoratori migranti temporanei e stagionali (escluse le migrazioni intra-Ue). Inoltre, 133.000 lavoratori distaccati intra-Ue sono stati registrati nel 2022, in aumento del 23% rispetto al 2021.Questi lavoratori distaccati all'interno dei confini dell'Unione europea hanno generalmente contratti di breve termine.
La Romania, l'Ucraina e l'Albania sono le tre principali nazionalità dei nuovi entranti nel 2022. Tra i 15 primi Paesi d'origine, l'Ucraina ha regstrato il più forte aumento (21.000) e la Nigeria la più forte diminuzione di flussi verso l'Italia rispetto all'anno precedente. (ANSAmed).
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