TEL AVIV - "Prima di tutto, grazie. Ho atteso questo momento per otto anni, per dire la verità come la ricordo, una verità che è importante anche per la giustizia.
Nel corso della sua dichiarazione, Netanyahu ha parlato anche delle sue responsabilità come primo ministro: "Sono anche il primo ministro, gestisco il Paese, guido lo Stato di Israele e l'esercito israeliano in una guerra su sette fronti, eppure pensavo che fosse possibile fare entrambe le cose contemporaneamente. Ma pochi giorni fa è successo qualcosa di tettonico, tettonico significa un terremoto. E questa è una scossa che non si verificava da 100 anni, da quando è stato firmato l'accordo Sykes-Picot (il crollo del regime di Assad). Questo cambiamento altera la realtà, abbiamo cambiato il volto del Medio Oriente e avrà conseguenze storiche", ha detto davanti al Tribunale di Tel Aviv, in un'aula gremita da politici e persone arrivate per ascoltare la sua testimonianza.
Netanyahu ha deliberatamente evitato di sedersi sul banco degli imputati finché i fotografi non hanno lasciato l'aula, poiché è vietato scattare foto dopo che i giudici sono entrati. Il tribunale, non ha accolto la richiesta dei media di trasmettere la testimonianza in diretta.
Fuori dal tribunale gruppi di manifestanti, compresi i familiari degli ostaggi, si sono riuniti per esprimere il loro dissenso a Netanyahu, mentre altri gruppi esprimevano il loro sostegno al premier. Presente Maayan Sherman, madre del soldato rapito e ucciso Ron Sherman, con in mano una foto del figlio, su cui ha scritto: "Rapito a causa di Netanyahu. Assassinato da Netanyahu".
Netanyahu ai giudici, 'non c'è giustizia senza verità'
Manifestanti pro e contro il premier davanti al tribunale