Dietro ogni caso, c'è una famiglia e un dolore straziante che non fa che peggiorare con il passare degli anni. In questo periodo, non abbiamo mai smesso di lavorare per dare risposte alle famiglie sulla sorte dei loro cari scomparsi". Lo afferma il capo della delegazione del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) in Siria, Stephan Sakalian "Questa settimana, con l'apertura delle carceri e il rilascio dei detenuti, queste famiglie hanno vissuto un momento emotivamente difficile, pieno di speranza ma anche di angoscia, rabbia e frustrazione", ha proseguito. Quindi, ha invitato "tutte le parti a impedire la distruzione di documenti cruciali, come i registri degli arresti, gli elenchi dei detenuti o delle persone decedute, nonché i registri dei tribunali e degli ospedali".
"Questi documenti potrebbero contenere informazioni cruciali che potrebbero aiutare le famiglie a trovare risposte attese da tempo", ha detto Sakalian dopo che il suo team ha visitato la prigione di Sednaya, dove "ha visto migliaia di documenti danneggiati sparsi in diverse stanze". La Croce rossa ha poi ribadito la richiesta di accedere a tutti i luoghi di detenzione in Siria.
"Le immagini che abbiamo visto questa settimana mostrano quanto sia vitale questo accesso per prevenire alcune delle peggiori sofferenze umane in Siria o in qualsiasi altra parte del mondo", ha aggiunto Sakalian. (ANSAmed).
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