Lo ha detto Abu Mohammad al-Jolani, il capo della coalizione islamista che ha preso il potere a Damasco, in un'intervista al britannico Times.
"Non vogliamo alcun conflitto né con Israele né con nessun altro", ha precisato al-Jolani nell'intervista al Times che ora, sottolinea il quotidiano, preferisce essere chiamato con il nome di nascita, Ahmed al-Shara. Oltre a ribadire la richiesta di revocare tutte le sanzioni occidentali contro la Siria, ha chiesto, rivolgendosi in particolare ai governi di Londra e Washington, di eliminare la designazione di organizzazione terroristica sul suo gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham (Hts), noto fino a qualche tempo fa con il nome di Fronte al-Nusra, affiliato ad al Qaida e inserito nella lista nera a livello globale. "La Siria è molto importante dal punto di vista geopolitico. Dovrebbero eliminare tutte le restrizioni imposte al carnefice e alla vittima: ora il carnefice non c'è più. E questo non è oggetto di negoziazione", ha tagliato corto al-Jolani. Per poi rassicurare sul rispetto delle minoranze del Paese, come cristiani e drusi, di cui ha detto di aver incontrato i rappresentanti. Mentre la promessa amnistia riguarderà tutti i siriani tranne quelli che hanno preso parte alle torture del vecchio regime.
"Metà della popolazione è all'estero e molti non hanno i documenti", ha affermato, riferendosi ai milioni di profughi siriani partiti a causa della guerra civile iniziata nel 2011.
"Dobbiamo riportare indietro le persone dai Paesi vicini e dalla Turchia, e dall'Europa".
Jolani ha inoltre minimizzato sulla possibilità di imporre la legge islamica in Siria, affermando che non ci saranno interferenze profonde con le libertà personali pur nel rispetto delle tradizioni. (ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it