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Pugile algerina punta a oro olimpico e spinge speranze a giovani

Imane Khelif, cominciò tra difficoltà, ora ha sostegno genitori

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 09 LUG - E' cresciuta nel piccolo villaggio algerino di Tiaret e ha amato la boxe, seguendo questo sport in un paese in cui l'apertura alle donne non è stata ancora accettata del tutto. Ma Imane Khelif è andata avanti e parteciperà alle Olimpiadi di Parigi sul ring.

La sua storia è narrata dal quotidiano The National che sottolinea come la pugile algerina abbia superato gli ostacoli della sua carriera sportiva, cominciata da calciatrice ma anche reagendo ai ragazzi che la prendevano in giro per il calcio, cominciando ad amare le mosse della boxe, uno sport in cui è ancora più difficile fare strada in Algeria. Le difficoltà più forti arrivarono dalla sua famiglia, con il padre che all'inizio non accettava il suo nuovo sogno di diventare una pugile. Una passione che l'ha portata a fare per ogni allenamento uno spostamento di dieci chilometri in un paese vicino dove c'era una palestra che la accettava. Viaggi in autobus che costavano per la famiglia e che la spinsero a iniziare a lavorare per sua madre: consegnava il cous cous della mamma, garantendo i soldi per gli allenamenti. "Ho cominciato - racconta Imane Khelif all'Unicef - con niente e ora ho tutto, anche i miei genitori sono contenti e adesso sono i miei primi tifosi". La pugile ha cominciato i tornei di boxe a 19 anni, arrivando ai Mondiali del 2018 che si disputarono a Nuova Delhi e rappresentando l'anno dopo l'Algeria ai Mondiali in Russia, arrivando 33ma. Una crescita sul ring che ora porta Imane Khelif nella squadra dell'Algeria alle Olimpiadi per la boxe con 5 pugili, due uomini e tre donne, pronti alle sfide sul ring olimpico dal 26 luglio. Khelif ha anche la responsabilità di essere stata nominata dall'Unicef come ambasciatrice dello sport per l'aiuto ai bimbi che hanno bisogno nel mondo e lei ha accettato, sperando anche di fare da stimolo per tante ragazze nel mondo di seguire il loro sogno di fare boxe anche se in società che non sono abituate a queste nuove strade sportive. "Non lasciate che gli ostacoli - spiega la pugile - fermino la vostra strada, resistete agli ostacoli e superateli. Oggi il mio sogno è di vincere la medaglia d'oro, se vincessi i miei genitori vedrebbero i grandi passi di una strada sportiva che ho cominciato da bambina. In particolare voglio stimolare le ragazze e i bambini che sono svantaggiati in Algeria quando iniziano a praticare uno sport". La 25nne pugile è tra le favorite per l'oro olimpico nella sua categoria dei 66 chili, come spiega anche il coach della nazionale Abdelghani Kenzi: "E' una ragazza di talento, siamo ottimisti sulle sue chance di vincere la medaglia d'oro. Hadjila Khelif e anche Romaissa Boualam hanno le potenzialità per avere dei grandi risultati", afferma Kenzi. (ANSA).

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