La principale idea del progetto è che le due città (una del lato nord e una del lato sud del Mediterraneo) organizzino durante un anno, in collaborazione, attività di tipo culturale ed educativo.
"Entrambe le città - si legge nella motivazione della scelta - "lavorano per rafforzare il dialogo interculturale, promuovere i valori della tolleranza e del rispetto e creare spazi per gli scambi culturali, il che le rende luoghi ideali per avviare l'iniziativa".
"In un momento di divisioni politiche e gravi conflitti, il progetto Capitali del Mediterraneo è la prova del potere della cultura nel costruire ponti e promuovere il dialogo, così necessario", ha commentato il segretario generale dell'Unione per il Mediterraneo, Nasser Kamel. "Anche se dobbiamo riconoscere le differenze che ci rendono uniche - ha aggiunto - ora più che mai dobbiamo ritrovare bellezza, resilienza e forza nella nostra identità condivisa come cittadini del Mediterraneo".
Un commento in merito è arrivato anche da Rym al-Ali, presidente della Fondazione Anna Lindh. "Mi congratulo con Tirana e Alessandria per essere alla guida di questa iniziativa in tempi difficili", ha detto, definendo questa designazione come "tappa importante nel nostro percorso per lo sviluppo della cooperazione euro mediterranea". (ANSAmed).
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