Antonella Leoni è nata a Roccabianca, in provincia di Parma, ma ha presto cominciato a viaggiare per il mondo. Nel 2003, a Londra, si è specializzata alla Royal Holloway University e British Museum in Arte Asiatica e Arti del Mondo Islamico, nel 2010 è a Milano per un Master in Arti decorative delle porcellane. Nel 2019, si diploma in Arte della Calligrafia Araba e della decorazione con motivi islamici presso l'Accademia Khalil Agha del Cairo, prima artista europea nella storia di questa prestigiosa istituzione.
Intanto produce, a suo modo, opere di carattere multiculturale dipingendo sul papiro lettere e parole in calligrafia araba rielaborate secondo un percorso originale e molto personale. Il papiro viene in una prima fase marmorizzato per poi essere utilizzato per scrivere in diversi stili calligrafici.
Antonella, aiutata dalla propria immaginazione crea opere d'arte che abbracciano diverse culture e religioni. Come nelle opere che raccontano il Cantico delle Creature, il poema di San Francesco, dove calligrafia araba e latina vengono associate e utilizzate per rappresentare le scene più significative della vita del 'poverello' di Assisi, o come pure nelle illustrazioni ispirate alle Mille e una Notte recentemente esposte all'Accademia egiziana di Roma. Una di queste è un omaggio allo scrittore egiziano Naguib Mahfuz, Nobel per la Letteratura nel 1988.
Novella Sherazade, Antonella racconta con i suoi quadri il potere salvifico della parola e meravigliose storie di Castelli immaginari dove una porta conduce a un'altra porta e a un'altra ancora. Utilizzare la calligrafia non è solo uno stile formale ma il frutto di un'indagine interiore e di una ricerca culturale e spirituale. Le opere di Leoni parlano attraverso le immagini, le parole, e i colori superando e abbracciando le barriere culturali, attraverso un percorso che l'artista sta descrivendo in un libro prossimamente in stampa.
Moltissime le esposizioni dell'artista in Italia e all'estero, da Parigi alla Corea del Sud, da Londra al Marocco.
E' in quest'ultimo che ha esposto pochi giorni fa il quadro con i 99 nomi di Dio, dove il nome Al Malik (Il Re) è scritto sulla mappa in corrispondenza del Regno del Marocco. Antonella vorrebbe farne dono al sovrano Mohammed VI.
"La mia recente esperienza in Marocco a Oujda è stata magnifica. Ho avuto l'onore di conoscere importanti calligrafi, professori specializzati nello studio e nella filosofia della calligrafia araba e ornamenti, in una esibizione visitata da un gran numero di persone e anche bambini accompagnati dalle maestre, segno dell'importanza che viene data in questi Paesi a questa attività e alla cultura in genere. Ma la mia casa è Il Cairo - dice Antonella Leoni che ci vive da molti anni - se è vero quello che diceva Mahfuz, che 'La tua casa non è dove sei nato, ma dove cessano tutti i tuoi tentativi di fuga". (ANSA).
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