(ANSAmed) - IL CAIRO, 31 MAG - Una delle più belle e antiche
moschee del Cairo, Al-Tanbugha Al-Maridani, situata nel
quartiere patrimonio dell'Unesco di Darb Al-Ahmar, ha compiuto
la seconda fase del suo restauro, costata circa 630 mila euro
giunti in parte dall'Unione europea e dalla Fondazione Aga Khan.
L'evento è stato celebrato con una inaugurazione solenne, alla
quale hanno partecipato, fra gli altri, il rappresentante
dell'Ue al Cairo, Christian Berger, e vari diplomatici tra cui
l'ambasciatore d'Italia Michele Quaroni.
La moschea è stata fondata dal principe Al-Tanbugha
Al-Mardani, uno dei mamelucchi (soldati) del re Al-Nasser
Muhammad bin Qalawun, e la sua costruzione è datata tra il 1338
e il 1340. Da allora è rimasta sempre in funzione.
La seconda fase dei restauri - ha spiegato il segretario
generale del Consiglio supremo delle Antichità egiziane Mohamed
Ismail Khaled - "è stata effettuata sotto la piena supervisione
del Ministero del Turismo e delle Antichità, rappresentato dal
Consiglio Supremo delle Antichità, in conformità con le norme
archeologiche applicabili a livello internazionale e con i
finanziamenti di l'Unione Europea e la Fondazione Aga Khan per i
Servizi Culturali, per un costo pari a 32 milioni di sterline
egiziane, e in collaborazione con il Ministero delle Dotazioni".
Ha quindi elogiato la fruttuosa collaborazione messa in atto
e la pregevole qualità del restauro, che ha evidenziato
iscrizioni e motivi scultorei di grande pregio. I lavori erano
cominciati nel 2018, nel quadro di un protocollo di cooperazione
tra il Consiglio e la Fondazione Aga Khan, i lavori della prima
fase sono stati avviati nell'ottobre 2021 e i lavori della
seconda fase sono proseguiti per circa 18 mesi.
L'ambasciatore Christian Berger ha espresso "l'orgoglio
dell'Unione europea nel partecipare a questo importante
progetto, data la posizione privilegiata della moschea
all'interno del percorso turistico della Cittadella",
sottolineando "l'impegno dell'Unione europea a lavorare e
cooperare per arricchire il patrimonio culturale e di civiltà
dell'Egitto, raggiungere un'economia sostenibile all'interno dei
siti archeologici e culturali, e sostenere un turismo culturale
e di conoscenza.
Durante l'inaugurazione è stato proiettato un breve
documentario sul lavoro portato avanti dalla Fondazione Aga Khan
nell'area di Al-Darb Al-Ahmar con la realizzazione del Parco
Al-Azhar e il restauro della moschea.
Sono stati riportati alla luce di un tempo, nel massimo
rispetto dell'esistente, tre portici, il cortile e i soffitti
decorativi in ;;legno, le facciate interne ed esterne della
moschea, i pavimenti interamente ricostruiti dalle pietre
originali. Non è stato trascurato neanche l'uso, mai sospeso,
dell'edificio religioso, con nuovi posti a sedere in marmo e il
miglioramento dell'efficienza della fontana per le abluzioni nel
cortile.
La Fondazione Aga Khan si è proposta di completare i lavori
della seconda fase del progetto e di riabilitare l'area
circostante la moschea, comprese case e negozi, in modo che
l'opera di restauro si integri con la dimensione sociale.
(ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Torna a splendere una delle più belle moschee del Cairo
Concluso restauro da 630 mila euro con contributo Ue e Aga Khan