(di Domitilla Conte)
(ANSAmed) - IL CAIRO, 25 GIU - Circa 33 tombe con dentro
numerose mummie di persone appartenenti a famiglie della classe
media dell'epoca tardo egizia, greca e romana, sono state
scoperte in Egitto da una missione archeologica congiunta
italo-egiziana. Tra le altre, le mummie di una persona,
probabilmente una madre, e quella di un bambino dall'apparente
età di 2 anni, sepolti in un abbraccio eterno nello stesso
sarcofago.
"La missione ha lavorato nelle vicinanze del Mausoleo
dell'Aga Khan, a ovest di Assuan", ha spiegato il segretario
generale del Consiglio supremo delle antichità Muhammad Ismail
Khalid, sottolineando l'importanza della scoperta "che aggiunge
nuove informazioni su quel periodo". Le mummie e parti di esse e
i resti di strumenti funerari hanno fornito tra l'altro preziosi
elementi di conoscenza su alcune malattie diffuse nell'epoca e
che lasciano presumere la presenza di ulteriori tombe nella
regione.
Ayman Ashmawy, capo del settore archeologico egiziano presso
il Consiglio supremo delle antichità, ha affermato che i
ricercatori hanno portato alla luce circa 33 tombe, tutte del
periodo tardo e greco e romano, spiegando che studi condotti sui
resti delle mummie al loro interno indicano che circa il 30% o
il 40% siano morte prematuramente.
Abdel Moneim Saeed, supervisore generale delle antichità di
Assuan e Nubia e direttore della missione archeologica da parte
egiziana, ha affermato che nelle tombe c'erano un certo numero
di mummie, tra cui quella di un adulto, forse una donna, e un
bambino che potrebbe essere morto all'età di uno o due anni. I
due corpi sono ancora attaccati l'uno all'altro all'interno di
una bara di pietra, che la missione si appresta ad analizzare.
Rinvenuti anche alcuni resti di affreschi colorati e oggetti di
argilla cotta o pietra, bare di legno e tavole sacrificali.
Grazie a questi ritrovamenti, si ritiene che in questa parte
del cimitero siano stati sepolti gli abitanti della classe media
di Assuan, mentre la parte superiore del cimitero era destinata
alla sepoltura della classe più alta. Studi e analisi a raggi X
effettuate utilizzando le tecnologie più moderne sulle mummie
scoperte daranno modo di ricostruire la forma del viso, il
genere e l'età dei defunti al momento della morte e se questa
sia stata provocata da una malattia organica o meno.
Patrizia Piacenti, docente di archeologia egiziana
all'Università di Milano e direttrice della missione da parte
italiana, ha dichiarato che dagli studi preliminari sulle mummie
è emerso che alcuno defunti erano affetti da malattie
contagiose, altri da alcune patologie ossee; il bacino di alcune
donne adulte presentava segni di amputazione e trauma osseo,
come se avessero sofferto di artrosi o parti difficili, e alcune
mummie mostravano segni di anemia, malnutrizione, malattie
toraciche, tubercolosi e segni di osteoporosi.
Per quanto riguarda l'aspetto architettonico, alcune tombe
presentano un ingresso a volta preceduto da un cortile aperto
circondato da muri di mattoni di fango, mentre altre sono
scavate direttamente nella roccia della montagna. Gli scavi nel
sito continuano. (ANSAmed).
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Tombe di epoca greco-romana con famiglie scoperte ad Assuan
Dalla missione italo-egiziana, tra queste anche madre e bimbo