(ANSA) - ROMA, 11 DIC - Il tribunale del riesame di Potenza
"non ha individuato elementi indiziari dai quali desumere che
Pittella abbia fatto sorgere" o "rafforzato il proposito
criminoso nei coindagati"; non è motivato nell'ordinanza il
pericolo di inquinamento delle prove e quanto al pericolo di
reiterazione, basato sulla possibilità di ricoprire nuovi
incarichi, il giudice non può spingersi fino a "ritenere
adeguata una misura cautelare per comprimere l'esercizio del
diritto costituzionale di elettorato passivo". Lo scrive la
quinta sezione penale della Cassazione nelle motivazioni della
sentenza con la quale, il 26 novembre, ha accolto il ricorso del
presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella contro le
esigenze cautelari emesse a suo carico nell'ambito
dell'inchiesta sulla sanità lucana, accogliendo il ricorso
presentato dal professor Franco Coppi e dall'avvocato Donatello
Cimadomo.
Cassazione, no gravi indizi su Pittella
Le motivazioni della sentenza sul governatore lucano