(ANSA) - POTENZA, 18 OTT - "Questo incontro, a 30 anni dalla
visita di Giovanni Paolo II in Basilicata, può servire come
stimolo, per poterne uscire rafforzati con capacità di programmi
più concreti e reali; abbiamo bisogno di un dialogo più
costruttivo tra Chiesa e istituzioni perché, insieme, in forma
sinodale, sappiamo camminare": lo ha detto l'arcivescovo
metropolita di Potenza, monsignor Salvatore Ligorio, in
occasione del convegno dal titolo "La memoria di un grande
evento: una sfida e un compito", in serata, nel capoluogo
lucano.
"Un'occasione per verificare il messaggio apostolico del Papa
che si è imposto per la sua carica profetica - ha detto Ligorio
- un percorso che suona come memoria, una memoria che è ancora
attiva, in modo particolare da quando, in questo teatro stabile,
- ha spiegato il vescovo - il Papa si rivolse ai politici
spronandoli ad avere attenzione alla dignità della persona e in
modo particolare - ha concluso - ai giovani che lasciavano la
Basilicata".
"Una sfida globale, quella lasciata dal Papa - ha detto il
consigliere del ministro per i beni e le attività culturali, il
professor Giampaolo D'Andrea - un invito pressante ai cittadini
di essere artefici del proprio destino, di essere protagonisti
dello sviluppo della nostra regione. I compiti della politica -
ha aggiunto - sono di agevolare questa consapevolezza e di
renderla concreta, di strutturare forme di organizzazione delle
politiche pubbliche per rafforzare il capitale umano", ha
concluso. (ANSA).
Giovanni Paolo II in Basilicata, un convegno 30 anni dopo
Mons. Ligorio, serve dialogo costruttivo tra Chiesa-istituzioni