(ANSA) - ROMA, 22 NOV - Si conclude "Roots-in", la prima
borsa internazionale sul turismo delle origini. Diventa un
appuntamento annuale il progetto organizzato da Regione e Apt
Basilicata in collaborazione con Enit e la direzione generali
per gli Italiani all'Estero del Ministero degli Affari esteri.
"L'Italia - dichiara - è fra le mete più sognate al mondo.
Occorre potenziare il posizionamento strategico della Penisola
per tradurlo non solo in un'offerta sempre più performante e
personalizzabile declinabile su target diversi di mercato ma
anche per implementare il travel purchase del brand italia e
consentire all'Italia di essere sempre in cima alle scelte di
viaggio internazionali. E' un turismo che potenzieremo
ulteriormente anche in vista dell'Anno delle radici nel 2024".
"Nell'ambito del progetto Pnrr dedicato al turismo delle
radici, vogliamo mettere a disposizione di questo valore una
serie di servizi come il Passaporto delle radici, con una serie
di incentivi per venire in Italia, o la digitalizzazione delle
anagrafi comunali e tanto altro" sostiene Giovanni Maria de
Vita, Responsabile Turismo delle radici Dgit Maeci.
Sulle opportunità aperte dal Pnrr per il recupero dei borghi
interviene Angelantonio Orlando, direttore generale per
l'attuazione del Pnrr del ministero della Cultura, che si è
soffermato in particolare sui progetti lucani approvati: "La
Basilicata è una delle regioni che più di altre ha fornito
progettualità sui bandi del Pnrr dedicati ai Borghi. Su circa 40
progetti presentati ben 18 hanno superato la selezione per un
investimento complessivo di 30 milioni di euro. Stiamo pensando
di aggiungere una quota significativa di risorse nell'ambito del
Fsc 2021 - 2027 per far scorrere la graduatoria dei comuni".
(ANSA).
Enit e Basilicata lanciano Roots-In laboratorio turismo origini
Anche in vista dell'Anno delle radici nel 2024