Basilicata

Regione: la medaglia dei 50 anni all'ex consigliere Vinci

E' stata consegnata dal presidente del Consiglio, Cicala

Redazione Ansa

(ANSA) - POTENZA, 11 GEN - "E' con grande piacere che oggi consegno al già consigliere regionale Franco Vinci, un uomo delle Istituzioni che nel corso degli anni ha ricoperto numerosi incarichi pubblici importanti nella nostra regione, la medaglia celebrativa dei 50 anni della Regione Basilicata come segno di riconoscimento per l'impegno profuso nella sua carica di rappresentante istituzionale della Regione Basilicata". Così - secondo quanto reso noto dall'ufficio stampa - il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, durante la cerimonia di premiazione di Franco Vinci, "uno dei protagonisti della stagione di architettura istituzionale regionalista".
    Medico di professione, ha ricoperto la carica di assessore alla Sanità nella prima Giunta Verrastro, nel biennio 1970/1972, consigliere segretario dal maggio 1974 fino al termine della prima legislatura e Vice presidente del Consiglio regionale nella seconda legislatura (1975-1980). "Un amministratore capace, con una visione alta del servizio pubblico - ha evidenziato Cicala - che ha vissuto ogni incarico, politico e professionale, animato sempre da una profonda passione civile ed avendo sempre a cuore l'interesse generale della comunità locale. Saldamente ancorato ai valori costituzionali, Vinci, dotato di una profonda visione delle cose, ha saputo lasciare il segno nel tessuto civile e sociale della nostra Basilicata".
    Per Vinci "è un onore e un'emozione grande ricevere questo riconoscimento. Un riconoscimento che condivido con tutti i miei colleghi ex consiglieri regionali e che dedico anche a chi non è più tra noi. Le parole di stima nei miei confronti mi commuovono e mi riempiono di orgoglio. Ho sempre vissuto l'esperienza politica con spirito di servizio, come occasione per affrontare i problemi e fare qualcosa di buono per la mia regione.
    Esplicavo le mie funzioni, privilegiando il confronto, stimolando il dibattito, percorrendo il territorio lucano in lungo e in largo, così da conoscere da vicino i problemi che le comunità vivevano. A quei tempi non esistevano i telefonini e i social. A quei tempi ci si incontrava per capire, per trovare soluzioni, per pianificare, per costruire un comune sentire sulle cose fondamentali". (ANSA).
   

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