Basilicata

Una frase di San Paolo motto del nuovo vescovo di Campobasso

Nello stemma richiami a simboli lucani e molisani

Redazione Ansa

(ANSA) - MATERA, 25 GEN - "Grazia Dei in me vacua non fuit" - "la sua grazia in me non è stata vana" - è la frase, tratta dalla lettera di San Paolo ai Corinti - che monsignor Biagio Colaianni ha scelto come motto dopo essere stato eletto arcivescovo metropolita di Campobasso-Bojano.
    Lo ha reso noto l'ufficio comunicazioni sociali dell'arcidiocesi di Matera-Irsina: monsignor Colaianni riceverà l'ordinazione episcopale a Matera il prossimo 10 febbraio e comincerà il suo servizio pastorale nella diocesi di Campobasso-Bojano il 9 marzo.
    Lo stemma araldico "presenta al centro uno scudo di tipo sannitico diviso in tre porzioni": vi sono tre stelle di argento che richiamano alla devozione mariana alla Madonna della Bruna di Matera, alla Madonna della Libera di Campobasso e alla Madonna di Lourdes (l'ordinazione episcopale è fissata al 10 febbraio, vigilia della festa della Madonna di Lourdes). Nella seconda porzione vi sono "un pettine da cardatore di lana, strumento del martirio di San Biagio, e una conchiglia d'oro, attributo iconografico per Giovanni Battista ma anche dei pellegrini alla tomba dell'apostolo Giacomo", con riferimenti al nome di monsignor Colaianni e " a quelli delle parrocchie lucane dove ha svolto il suo ministero sacerdotale". Nella terza porzione vi sono altri due simboli: tre spighe d'oro, richiamo alle spighe di grano dello stemma di Matera e al suo Patrono Sant'Eustachio, che nella etimologia greca è 'colui che produce buone spighe'; e una torre dorata, elemento caratterizzante lo stemma araldico della città di Campobasso". (ANSA).
   

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