(ANSA) - POTENZA, 15 APR - "I Cpr vanno chiusi in quanto non
garantiscono il diritto d'asilo e il rispetto dei diritti umani.
Accoglienza e inclusione devono essere le linee guida di nuove
politiche dell'immigrazione nel segno dell'umanità.
E' la posizione espressa da una delegazione della Cgil di
Potenza dopo una visita nel centro di Palazzo San Gervasio
(Potenza): "Non è accettabile - ha spiegato il segretario della
Cgil potentina, Vincenzo Esposito - che i migranti vengano
rinchiusi in questi lager, privati dei più elementari diritti e
in condizioni spesso disumane. I Cpr sono frutto di una politica
migratoria che guarda esclusivamente a operazioni di controllo e
contenimento e non alla gestione del fenomeno migratorio, ai
diritti e alla necessità di guardare alle persone che arrivano
come nuovi europei e pezzi già esistenti della nostra società.
Una visione distorta del reale e dei principi di questo Paese:
nessuna strategia da parte del Governo che non fa alcuno sforzo
per considerare i migranti non come stranieri ma come titolari
di diritti. Il rischio della mancanza di strategia, come è
evidente anche nel caso di Palazzo San Gervasio, è che si
riproduca una stagione di ghetti e di disagio sociale nei
singoli territori e che l'accoglienza continui a rimanere un
tema esclusivo del ministero dell'Interno mentre dovrebbe e
potrebbe rappresentare un ambito ampio in cui al centro ci siano
i diritti, i servizi e si possano riattivare economie,
valorizzando anche territori marginalizzati e spopolati se
coinvolti tutti gli attori in campo: Governo, Regioni, Comuni,
terzo settore, sindacati - ha concluso Esposito - potrebbero
rappresentare ciascuno per la propria competenza un motore di
evoluzione in termini di diritti umani, sviluppo dei territori,
tutela dei diritti, lotta allo sfruttamento". (ANSA).
Cgil, i Cpr da chiudere perché non rispettano i diritti umani
Dopo una visita nel centro di Palazzo San Gervasio