Basilicata

L'economia della Basilicata è in "crescita rallentata"

Rapporto Bankitalia: calano edilizia ed estrazioni petrolifere

Redazione Ansa

(ANSA) - POTENZA, 11 GIU - E' una crescita contenuta quella dell'economia lucana così come è emerso dal rapporto trimestrale, redatto dalla Banca d'Italia, che è stato presentato stamani, a Potenza, dal direttore della filiale del capoluogo lucano, Gerardo Sansone, che ha definito "naturale il rallentamento, per un calo nei settori dell'edilizia e dell'estrattivo che l'anno scorso incidevano in maniera particolare".
    Le stime dell'indicatore hanno rilevato che l'attività economica lucana è aumentata dello 0,5 per cento, in misura più contenuta rispetto al Sud e all'Italia. In particolare, il calo maggiore rispetto al 2022 è stato registrato nel valore aggiunto dell'industria che si è contratto dell'1,6 per cento, nonostante i minori costi dell'energia. E' cresciuta la produzione dello stabilimento Stellantis di Melfi (Potenza), ma sono rimasti contenute le vendite interne ed estere. Il calo evidenziato nella produzione di petrolio e gas determinerà una riduzione delle royalties di 20 milioni di euro, passando dai 180 milioni del 2023 ai 160 per l'anno in corso. "Un dato da sottolineare - ha commentato Sansone - è la perdita del capitale umano in regione, che incide sia sui numeri della forza lavoro, sia in quelli dell'istruzione riguardo le immatricolazioni all'università". E' cresciuta del 2,9 per cento l'occupazione specie nei settori dei servizi e delle costruzioni, ed è cresciuta del 3,3 per cento anche l'offerta di lavoro. In tema di Pnrr, le amministrazioni lucane hanno bandito gare per 870 milioni di euro, circa il 60 per cento delle risorse da bandire; tra novembre 2021 e febbraio 2024 sono stati aperti cantieri per un importo del 40 per cento dei bandi aggiudicati e conclusi il sette per cento di quelli avviati. Si è poi registrata una contrazione dello 0,3 per cento in termini reali del reddito disponibile, con un miglioramento negli ultimi mesi dell'anno per via del calo dell'inflazione. Infine due dati, è stato detto, vanno evidenziati: il valore aggiunto nel settore delle costruzioni (+3,2 per cento), anche se in maniera meno intensa dell'anno precedente per il minor ricorso agli incentivi fiscali per l'efficientamento energetico e il calo delle compravendite di abitazioni; la crescita del 14,4 per cento nelle presenze turistiche. (ANSA).
   

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