Basilicata

Svimez, il Pil del Sud 2023 +1,3%,oltre la media nazionale

La spinta dal Pnrr

Famiglie, crescono reddito, potere d'acquisto e risparmio

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 GIU - Nel 2023 il Pil nel Mezzogiorno (+1,3%) è cresciuto oltre la media nazionale (+0,9%). E' la stima dello Svimez che sottolinea come altrettanto favorevole si sia mostrata la dinamica occupazionale. Gli occupati nel Mezzogiorno sono aumentati del 2,6% su base annua, più che nelle altre macro-aree e a fronte di una media nazionale del +1,8%.
    Sulla crescita ha inciso in maniera rilevante il Pnrr con l'avanzamento degli investimenti pubblici cresciuti, nel 2023, del 16,8% al Sud, contro il +7,2% del Centro-Nord.
    Nel complesso delle regioni meridionali gli investimenti in opere pubbliche sono cresciuti da 8,7 a 13 miliardi tra il 2022 e il 2023 (+50,1% contro il +37,6% nel Centro-Nord). Una dinamica sulla quale dovrebbe aver inciso significativamente il progressivo avanzamento degli investimenti del Pnrr e l'accelerazione della spesa dei fondi europei della coesione in fase di chiusura del ciclo di programmazione 2014-2020.
    Intervenendo in un contesto nel quale le costruzioni contribuiscono in maniera significativamente più rilevante alla formazione del valore aggiunto, gli investimenti in opere pubbliche hanno generato effetti espansivi più intensi al Sud.
    La Svimez stima in particolare un contributo della maggiore spesa in investimenti pubbliche (Pnrr e altri investimenti) alla crescita del pil del Mezzogiorno del 2023 pari a circa mezzo punto percentuale (il 40% circa della crescita complessiva).
    Viceversa, la spesa pubblica per incentivi alle imprese è cresciuta del 16% al Sud, dieci punti percentuali in meno rispetto al Centro-Nord (+26,4%). Un differenziale che riflette la minore capacità del tessuto produttivo meridionale, caratterizzato da minore presenza di imprese di maggiore dimensione, di assorbire le misure "a domanda" di incentivo di ammodernamento tecnologico e digitale finanziate dal Pnrr.
    Anche il terziario ha contribuito in maniera significativa alla crescita del pil meridionale: +1,8% di incremento del valore aggiunto. Sul dato del Sud hanno inciso due fattori. In primo luogo, la crescita relativamente più sostenuta di alcune attività strettamente connesse all'espansione del ciclo economico quali trasporto e comunicazioni. Inoltre, nel 2023 la crescita delle presenze turistiche è risultata di circa un punto percentuale più accentuata nell'area centro-settentrionale (+8,5% nel Sud, + 9,7% nel Centro-Nord), ma nel Mezzogiorno si è mostrata più accentuata la crescita degli arrivi dell'estero, ai quali sono associati livelli di spesa turistica significativamente più elevati. (ANSA).
   

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