(ANSA) - POTENZA, 22 GIU - "Noi non ci rassegniamo e
proseguiremo le azioni di lotta pacifica e che la Costituzione
ci consente. E chiediamo che le Regioni ricorrano alla Corte
costituzionale in base all'articolo 127 della Costituzione".
Il Coordinamento, "costituito da forze politiche, sindacati,
associazioni, e comitati", ha inoltre messo in evidenza che "con
l'approvazione alla Camera del Ddl Calderoli l'Italia, una e
indivisibile nata dalla Resistenza, si avvia a diventare il
Paese delle disuguaglianze, con distanze sempre più marcate tra
Nord e Sud, tra aree interne e aree urbanizzate. Si avrà la fine
della Repubblica una e indivisibile con, potenzialmente, 20
sistemi scolastici, 20 sistemi sanitari, 20 normative ambientali
e di sicurezza sul lavoro, 20 gestioni delle infrastrutture".
"Preoccupazione" e un "forte dissenso" sono stati quindi
espressi dai rappresentanti del Coordinamento, secondo i quali
si "rischia di compromettere in modo irreparabile il principio
di universalità dei diritti soprattutto in ambiti
particolarmente delicati quali sono, ad esempio, quello
sanitario e dell'istruzione mettendo in risalto le criticità
di un modello di federalismo regionale che non tiene conto
delle enormi differenze oggi esistenti nelle diverse aree del
Paese e soprattutto del divario in termini di ricchezza,
infrastrutture e servizi". (ANSA).
Autonomia: presidio a Potenza, 'noi non ci rassegniamo'
Il 25 giugno la manifestazione nei pressi della Regione