(ANSA) - ROMA, 03 LUG - Scoperti in Basilicata i resti del
più antico Leone delle caverne in Europa: risale a circa 650mila
anni fa ed è stato trovato nel sito di Venosa Notarchirico, da
dove proviene anche il più antico resto fossile umano mai
scoperto in Italia, un adolescente di Homo heidelbergensis
risalente allo stesso periodo. La scoperta pubblicata su Journal
of Quaternary Science è stata fatta dal gruppo di ricerca
internazionale guidato da Alessio Iannucci, dell'Università di
Tubinga in Germania, con la partecipazione di Raffaele Sardella
e Beniamino Mecozzi dell'Università Sapienza di Roma.
"Comparsa in Europa oltre 600.000 anni fa, la cultura acheuleana
si è poi diffusa rapidamente nel continente. Nello stesso
periodo - ha detto Mecozzi - nel corso del passaggio tra
Pleistocene Inferiore e Medio, i leoni delle caverne e altri
grandi mammiferi si diffusero in Europa". La nuova scoperta
aiuta a fare luce su un periodo caratterizzato da importanti
trasformazioni climatiche che portarono alla scomparsa di alcune
specie come le iene giganti e l'arrivo di altre come l'elefante
antico e il cervo. "La scoperta di una presenza così antica del
grande leone delle caverne in Europa - ha sottolineato Sardella
- avvalora l'idea che questo grande predatore sia stato parte di
un grande rinnovamento della fauna". (ANSA).
In Basilicata resti del più antico leone delle caverne d'Europa
Fossile di 650mila anni fa, nel sito di Venosa Notarchirico