(ANSA) - POTENZA, 31 LUG - Un uomo di 42 anni è stato
arrestato oggi dai Carabinieri di Salerno con l'accusa di
estorsione aggravata, simulazione di reato e calunnia, reati
commessi - secondo la procura distrettuale antimafia di Potenza
- con una persona ora irreperibile e altre in via di
identificazione o già note agli investigatori.
L'uomo arrestato e gli altri indagati "avrebbero simulato un
rapimento a scopo di estorsione" per ottenere dal cognato - un
imprenditore residente in provincia di Parma, marito della
sorella dell'arrestato - un riscatto pari a 500 mila euro, che
non riuscì ad avere "a causa delle resistenze dei familiari".
La vicenda cominciò nel novembre 2023: l'uomo arrestato oggi
simulò un incontro con persone collegate al clan dei casalesi, a
Padula (Salerno), nel tentativo di scongiurare il sequestro dei
figli della sorella. In un'altra telefonata, l'uomo chiese alla
stessa sorella, "con toni preoccupati, di allertare le forze
dell'ordine" perché convinto che le persone che stava
incontrando potessero fargli "qualcosa di grave". Gli
investigatori hanno raccolto "gravi indizi" per stabilire che,
nel tentativo di simulare il sequestro, l'auto dell'uomo venne
abbandonata "in aperta campagna, con i fari accesi e i cellulari
nell'abitacolo"; per otto giorni, il sequestro venne "inscenato"
e vi furono contatti con la moglie dell'uomo arrestato oggi,
tenuto "in prigionia in un luogo segreto", e con la sorella, nel
tentativo di ottenere dal marito di quest'ultima il pagamento
del riscatto. (ANSA).
Simulò rapimento a scopo di estorsione, arrestato un uomo
Riscatto di 500mila euro ma non fu pagato