Basilicata

Basilicata: on line la petizione contro l'aumento dei costi

La Cgil: "Il Consiglio regionale faccia un passo indietro"

Redazione Ansa

(ANSA) - POTENZA, 07 SET - E' "ingiustificabile un ulteriore aumento dei costi della politica a fronte delle tante criticità che la regione vive e delle condizioni di vita dei lucani". Lo sottolinea la Cgil Basilicata in una nota nella quale è annunciato che "è on line sul sito chang. org la petizione popolare con cui" lo stesso sindacato lucano "chiede a tutte le forze politiche presenti nel Consiglio regionale della Basilicata di abrogare la legge regionale numero 23 del 2024, ripristinando la normativa precedente. L'appello è a sottoscrivere la petizione affinché il Consiglio regionale tutto faccia un passo indietro".
    Nel comunicato è inoltre ricordato che "con la legge regionale numero 23 del 2024 il Consiglio ha incrementato di quasi il 30% l'importo erogato annualmente ai gruppi consiliari per le spese di personale portandolo a 75 mila euro per ogni consigliere componente il Gruppo, con un aumento certo della spesa annua di quasi mezzo milione di euro. La legge ha inoltrato esteso anche ai gruppi consiliari composti da un solo consigliere, costituiti dopo le elezioni, l'ulteriore contributo annuo di cinquemila euro, eliminando tra l'altro l'obbligo dei consiglieri regionali di destinare almeno un terzo delle somme percepite a titolo di spese per l'esercizio del mandato, per l'instaurazione di rapporti contrattuali di lavoro, sottraendo pertanto tali somme dalla specifica destinazione e rendendo meno trasparente l'utilizzo delle risorse". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it