(ANSA) - MATERA, 08 OTT - Padre e figlio, di 53 e 20 anni,
sono stati posti agli arresti domiciliari dalla Polizia, con
l'accusa di aver violato la misura del divieto di avvicinamento
a meno di 500 metro da due ragazze minorenni, "facendo scattare
più volte l'allarme del braccialetto elettronico loro imposto,
che ne segnala gli spostamenti". L'arresto dei due, disposto dal
gip presso il Tribunale di Potenza, è stato eseguito dagli
agenti della questura di Matera.
I due sono accusati di violenza sessuale aggravata, tentata
violenza sessuale, pornografia minorile e diffusione illecita di
immagini o video sessualmente espliciti: tale reati risalgono al
2022.
Secondo l'accusa, il padre avrebbe cercato di costringere
un'amica (allora di 12 anni) della figlia ad avere con lui un
rapporto sessuale, "che non si sarebbe concretizzato solo per la
ferma opposizione della ragazzina, che riusciva ad allontanarsi
dall'uomo"; il figlio "si sarebbe appropriato e avrebbe diffuso
materiale pedopornografico, accedendo abusivamente al cellulare
della ragazzina, per poi commettere violenza sessuale ai danni
della stessa e della sorella, che in più occasioni venivano
palpeggiate". Le indagini si sono basate anche "su un'attenta
analisi dei contenuti di cellulari e computer in uso alle parti
coinvolte, da cui emergerebbero le reiterate, gravi condotte,
commesse dagli indagati". Le due vittime ora "vivono in
abitazioni ben lontane da quelle dove i due indagati sono
sottoposti agli arresti domiciliari". (ANSA).
Violato il divieto di avvicinarsi a due minorenni, arrestati
Padre e figlio, i reati di cui sono accusati risalgono al 2022