(ANSA) - MATERA, 06 NOV - Gli Stati generali della Diplomazia
culturale, che si concludono oggi a Matera, "hanno permesso di
arricchire le potenzialità degli Istituti". Così all'ANSA Marco
Maria Cerbo, capo dell'Unità per il coordinamento degli Istituti
italiani di cultura della Farnesina.
Sono stati tre - ha sottolineato Cerbo - i momenti che hanno
caratterizzato la due giorni nella Città dei Sassi, che nel 2019
fu Capitale europea della Cultura: "Il primo è stato l'incontro
con le istituzioni, con il ministro Antonio Tajani e gli altri
rappresentanti del governo che hanno partecipato, nel quale sono
state delineate le direttive per il futuro, con l'accento sul
cinema e l'importanza della cultura come strumento di
diplomazia: questi sono due dei messaggi chiave che sono emersi
dalle parole del vicepresidente del Consiglio".
C'è stato poi l'incontro "con le comunità di Matera e della
Basilicata, che - ha continuato Cerbo - ha permesso una fusione,
realizzando quello che era uno degli obiettivi che ci eravamo
posti per arrivare fin qui. Matera - ha proseguito - è un luogo,
a volte, non semplice da raggiungere, dove siamo venuti molto
volentieri e dove abbiamo potuto far mescolare i direttori degli
Istituti con la cittadinanza locale e far conoscere le
potenzialità di Matera e della Basilicata e far conoscere a
Matera e alla Basilicata anche quello che è il sistema della
diplomazia culturale italiana".
Cerbo ha infine messo in evidenza che "il terzo momento è
stato quello del confronto interno che serve ad affinare
l'azione quotidiana sia sul piano amministrativo sia sul piano
della programmazione". (ANSA).
Cerbo: "Cultura come strumento diplomatico, da Matera la conferma"
Nella città dei Sassi si chiudono oggi gli Stati generali